Se prendi un antiacido per il bruciore di stomaco e contemporaneamente un antibiotico, potresti non stare meglio. Anzi, potresti peggiorare. Questo non è un mito, è un fatto clinico documentato da decenni: gli antiacidi da banco, quelli che compri senza ricetta, possono ridurre l’assorbimento degli antibiotici fino al 90%. E se l’antibiotico non viene assorbito bene, l’infezione non si cura. Può persino diventare più resistente.
Perché gli antiacidi rovinano gli antibiotici?
Gli antiacidi contengono metalli come alluminio, magnesio o calcio. Questi metalli si legano chimicamente agli antibiotici, formando composti insolubili che il tuo corpo non riesce ad assorbire. È come se l’antibiotico si bloccasse nello stomaco e non entrasse mai nel flusso sanguigno. Non funziona. Non uccide i batteri. E tu pensi che sia inutile, mentre il problema è il momento in cui lo prendi.
Le sostanze più pericolose sono quelle presenti in prodotti come Maalox, Mylanta o Tums. Un singolo cucchiaio di Maalox contiene 200 mg di idrossido di alluminio e 200 mg di idrossido di magnesio. Questi due ingredienti insieme sono i peggiori nemici di tetracicline e fluoroquinoloni. La tetraciclina, per esempio, vede la sua efficacia ridotta del 70-90% se assunta insieme a un antiacido. Il ciprofloxacino? La sua biodisponibilità scende dal 70% al 15-25%.
Quali antibiotici sono più a rischio?
Non tutti gli antibiotici sono uguali. Alcuni sono più sensibili agli antiacidi di altri. Ecco chi deve stare attento:
- Tetracicline (tetraciclina, doxiciclina): riduzione fino al 90% dell’assorbimento
- Fluoroquinoloni (ciprofloxacino, levofloxacino): riduzione del 50-75%
- Amoxicillina: riduzione del 18-22% con antiacidi a base di alluminio-magnesio, ma non sempre
- Clindamicina, azitromicina, penicilline: effetti minimi o nulli
Se il tuo medico ti ha prescritto una tetraciclina o un ciprofloxacino, devi sapere che non puoi prendere un antiacido in qualsiasi momento. Anche se ti senti meglio dopo averlo preso, l’antibiotico non sta facendo il suo lavoro.
Quanto tempo devi aspettare?
La soluzione non è rinunciare agli antiacidi. È semplicemente separare i due farmaci. Ecco le linee guida pratiche:
- Per le tetracicline: prendi l’antibiotico almeno 2 ore prima dell’antiacido, o 4-6 ore dopo.
- Per i fluoroquinoloni: aspetta almeno 4 ore tra l’antibiotico e l’antiacido.
- Per l’amoxicillina: puoi essere meno rigido, ma meglio evitare di prenderli insieme. Se proprio devi, attendi 1-2 ore.
Non basta prendere l’antibiotico la mattina e l’antiacido la sera. Devi controllare anche gli spuntini. Se prendi un antiacido dopo pranzo, e l’antibiotico a cena, potresti essere ancora a rischio. L’effetto dura ore. L’acido nello stomaco non torna subito al livello normale.
Perché non basta leggere l’etichetta?
Una ricerca del 2022 ha rivelato che solo il 32% delle persone che usano antiacidi da banco sapeva che potevano interferire con gli antibiotici. Anche se le etichette ora devono riportare avvertenze (dal 2019), molte non sono chiare. Alcune marche non le rispettano del tutto. E i farmacisti? Non sempre li chiedi.
Un caso clinico pubblicato da University Hospitals racconta di una donna con infezioni ricorrenti della vescica. Ha preso ciprofloxacino per mesi, senza risultati. Alla fine hanno scoperto che prendeva Tums dopo ogni pasto. Appena ha smesso di usarli durante la terapia antibiotica, le infezioni sono scomparse. Non era un problema di antibiotico sbagliato. Era un problema di orario.
Alternativa agli antiacidi: cosa puoi usare?
Se devi prendere un antibiotico e hai il bruciore, non devi soffrire. Ci sono opzioni più sicure:
- Famotidina (Pepcid): un bloccante H2. Non contiene metalli. Non interferisce con gli antibiotici. Fa effetto in 30-60 minuti.
- Omeprazolo o esomeprazolo: inibitori della pompa protonica. Anche loro non legano gli antibiotici. Ma ci vogliono 1-4 ore per funzionare. Non sono per il sollievo immediato.
- Simeticona: non riduce l’acido, ma elimina i gas. Utile per il gonfiore, non per il bruciore.
Se hai bisogno di sollievo rapido, la famotidina è la scelta migliore durante la terapia antibiotica. Non è un antiacido, ma funziona per il bruciore. E non rovina l’antibiotico.
Cosa succede se non fai niente?
Se continui a prendere antiacidi insieme agli antibiotici, succede questo:
- L’infezione non guarisce. Puoi pensare che l’antibiotico non funzioni, ma non è vero. È solo che non arriva dove deve.
- I batteri sopravvivono e si abituano. Diventano resistenti. E questo è il problema più grande: l’antibiotico resistente.
- Il CDC stima che negli Stati Uniti, oltre 35.000 persone muoiono ogni anno per infezioni che non rispondono agli antibiotici. Molti di questi casi sono legati a errori di assunzione come questo.
Non è una questione di “un po’ di bruciore”. È una questione di salute pubblica. E di sopravvivenza.
Chi è più a rischio?
Non sono solo gli adulti. Sono anche:
- Le persone anziane: prendono più farmaci, non ricordano gli orari, usano antiacidi ogni giorno.
- I pazienti con gastrite cronica: non possono fare a meno degli antiacidi, ma spesso devono prendere antibiotici per l’H. pylori.
- I bambini con infezioni ricorrenti: i genitori danno antiacidi per il mal di pancia, senza sapere che potrebbero compromettere l’antibiotico.
Se sei in una di queste categorie, parla con il tuo medico o il farmacista prima di prendere qualsiasi antiacido. Non aspettare che qualcosa vada storto.
Cosa puoi fare oggi?
Se stai per iniziare un ciclo di antibiotici, fai questo:
- Guarda la confezione dell’antibiotico. Cerca “evitare con antiacidi”.
- Guarda la confezione dell’antiacido. Cerca “alluminio”, “magnesio”, “calcio”.
- Se c’è una di queste sostanze, non prenderli insieme. Aspetta 2-4 ore.
- Se il bruciore è forte, chiedi al farmacista se puoi usare famotidina invece.
- Scrivi su un foglio: “Antibiotico alle 8, antiacido alle 14”. Ti aiuterà.
Non è complicato. È solo un po’ di attenzione. Ma può fare la differenza tra guarire e dover tornare dal dottore con un’infezione peggiore.
Perché i farmacisti sono fondamentali
Il 12,7% di tutti gli errori di interazione farmacologica segnalati nel 2023 riguarda antiacidi e antibiotici. È il terzo errore più comune. Ma la buona notizia? Il 28% di questi errori si può evitare con una semplice consulenza da parte di un farmacista.
Quando vai a ritirare la tua ricetta, non limitarti a dire “grazie”. Chiedi: “Questo antibiotico può interagire con gli antiacidi che prendo? Devo cambiare qualcosa?”
Il farmacista non è solo chi ti dà la scatola. È la tua ultima linea di difesa prima che qualcosa vada storto.
Davide Quaglio Cotti
dicembre 4, 2025 AT 23:12Oh mio dio, finalmente qualcuno che lo dice chiaramente! Ho preso ciprofloxacino per due settimane e non miglioravo un bel niente… poi ho scoperto che prendevo Tums dopo ogni pasto. Sì, proprio quelli che sembrano caramelle. Ora ho capito perché mi sentivo peggio. Non è l’antibiotico che fallisce - è il nostro caos mentale. 😅