Quercetina e Farmaci: Come Inibisce gli Enzimi e Alters i Livelli dei Medicinali

Quercetina e Farmaci: Come Inibisce gli Enzimi e Alters i Livelli dei Medicinali

Mirko Vukovic
novembre 3, 2025

Se prendi integratori di quercetina e allo stesso tempo farmaci prescritti, potresti essere a rischio di effetti collaterali gravi senza nemmeno saperlo. La quercetina è un flavonoide naturale presente in cipolle, mele, cavoli e tè verde, spesso assunta per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Ma quando viene consumata in dosi elevate - tipiche degli integratori - può bloccare enzimi chiave del fegato e dell’intestino che normalmente smaltiscono i farmaci. Il risultato? I medicinali rimangono nel tuo corpo più a lungo, i livelli nel sangue salgono, e il rischio di tossicità aumenta.

Cosa succede nel tuo corpo quando prendi quercetina insieme ai farmaci?

Il tuo corpo usa un sistema di enzimi chiamato citocromo P450 (CYP) per scomporre e eliminare molti farmaci. La quercetina, specialmente in dosi superiori a 500 mg al giorno, agisce come un freno su diversi di questi enzimi. I più colpiti sono CYP3A4, CYP2D6 e CYP2C19. Questi enzimi gestiscono oltre il 50% dei farmaci in commercio, tra cui anticoagulanti, antidepressivi, farmaci per il cuore e alcuni chemioterapici.

Uno studio del 2020 pubblicato su Nutrients ha dimostrato che la quercetina inibisce il CYP3A4 fino al 60% a concentrazioni raggiungibili con gli integratori. Per il CYP2D6, l’inibizione arriva fino all’85%. Questo significa che se prendi un farmaco come l’abemaciclib (usato per il cancro al seno), la sua concentrazione nel sangue può salire del 25-35%. Se prendi l’acenocumarolo (un anticoagulante), i livelli possono aumentare del 30-45%. E se assumi ciclosporina (per trapianti), il rischio di danni renali cresce drasticamente.

Perché la quercetina è più pericolosa di altri integratori naturali?

Non tutti i flavonoidi sono uguali. La quercetina ha un profilo di inibizione più ampio rispetto ad altri composti naturali come il kaempferolo o il rutino. Anche se il succo di pompelmo è noto per interagire con i farmaci, la quercetina agisce su più enzimi contemporaneamente. Inoltre, mentre il pompelmo inibisce principalmente il CYP3A4, la quercetina colpisce anche CYP2D6 e CYP2C19 - enzimi coinvolti nel metabolismo di antidepressivi come il sertralina, beta-bloccanti come il metoprololo, e farmaci antiepilettici come il diazepam.

Un altro fattore critico è l’inibizione dei trasportatori cellulari. La quercetina blocca OATP1B1, OATP1B3 e BCRP, proteine che aiutano a portare i farmaci dentro e fuori dalle cellule. Questo significa che non solo i farmaci vengono smaltiti più lentamente, ma vengono anche assorbiti in modo imprevedibile. Per esempio, l’apixaban e il rivaroxaban (anticoagulanti moderni) possono vedere un aumento del 20-35% nella loro concentrazione nel sangue, aumentando il rischio di emorragie.

Chi è più a rischio?

Non tutti reagiscono allo stesso modo. Gli anziani sopra i 65 anni metabolizzano la quercetina più lentamente - fino al 40% in meno - perché i loro enzimi epatici e renali sono meno efficienti. Chi assume più di tre farmaci al giorno (polifarmacia) è particolarmente vulnerabile. Se stai prendendo un farmaco con un intervallo terapeutico ristretto - cioè un farmaco dove la differenza tra una dose efficace e una tossica è molto piccola - la quercetina può essere pericolosa.

Esempi di questi farmaci:

  • Warfarin (anticoagulante) - la quercetina può alzare l’INR di 0,8-1,5 punti, aumentando il rischio di sanguinamenti
  • Ciclosporina e tacrolimus - usati dopo trapianto; livelli più alti = tossicità renale
  • Abemaciclib, abrocitinib - chemioterapici e farmaci per l’eczema; aumento del 40-50% del livello nel sangue
  • Simvastatina e atorvastatina - statine per il colesterolo; rischio di rabdomiolisi
Farmacista che consiglia una donna anziana mentre sullo sfondo un grafico mostra enzimi bloccati dalla quercetina.

La quercetina nei cibi è pericolosa?

No. Mangiare cipolle, mele o broccoli non rappresenta un rischio. La quercetina nei cibi è legata a zuccheri (glicosidi come il rutino), e il corpo la trasforma in forme meno attive. Solo la quercetina pura, in forma aglicona, presente negli integratori, è un potente inibitore. Inoltre, le dosi nei cibi sono di solito inferiori a 50 mg al giorno. Gli integratori contengono da 250 a 1.000 mg per compressa - 10-20 volte di più.

Uno studio del Chinese Pharmaceutical Journal ha mostrato che i glicosidi (come il rutino) hanno solo il 30-40% dell’attività inibitoria della quercetina pura. Quindi, se vuoi i benefici della quercetina senza rischi, mangia gli alimenti naturali. Gli integratori sono un’altra storia.

Cosa dicono le autorità sanitarie?

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha dichiarato nel 2018 che dosi superiori a 1.000 mg/giorno di quercetina rappresentano “un potenziale rischio per le interazioni con farmaci a indice terapeutico ristretto”. La FDA ha incluso la quercetina nella sua lista dei “supplementi alimentari di preoccupazione” nel 2020, chiedendo ai produttori di farmaci di testare le interazioni con la quercetina a concentrazioni fino a 50 μM - livelli raggiungibili con integratori.

Nonostante ciò, la quercetina è classificata come integratore alimentare negli Stati Uniti grazie al DSHEA del 1994, il che significa che i produttori non devono dimostrare la sicurezza prima di venderla. Tra il 2015 e il 2022, il sistema di segnalazione degli eventi avversi della FDA ha registrato 147 casi sospetti di interazioni tra quercetina e farmaci. Ma si stima che il 90-95% di questi casi non vengano mai segnalati.

Famiglia a cena con cibi naturali, mentre un integratore di quercetina rimane non utilizzato sul piano di lavoro.

Cosa puoi fare per proteggerti?

Se prendi farmaci regolarmente e stai pensando di iniziare la quercetina, non farlo senza parlare con il tuo medico o farmacista. Ecco cosa puoi fare:

  1. Controlla i tuoi farmaci. Cerca se sono metabolizzati da CYP3A4, CYP2D6 o CYP2C19. Puoi chiedere al farmacista o cercare su database come DrugBank.
  2. Evita integratori di quercetina sopra i 500 mg/giorno. La maggior parte degli studi clinici suggerisce che il rischio aumenta drasticamente oltre questa soglia.
  3. Se proprio devi prenderla, distanzia le dosi. Prendi la quercetina almeno 4-6 ore prima o dopo il farmaco. Questo riduce l’interazione del 30-50% secondo modelli farmacocinetici.
  4. Non assumere quercetina se prendi anticoagulanti diretti (DOACs). L’ASHP (American Society of Health-System Pharmacists) raccomanda di evitarla completamente con apixaban, rivaroxaban, dabigatran e edoxaban.
  5. Segnala eventuali effetti strani. Se noti sanguinamenti insoliti, vertigini, debolezza o dolore muscolare dopo aver iniziato la quercetina, interrompi l’integratore e consulta subito un medico.

Il futuro: cosa cambierà?

Nel 2024, la FDA propone nuove regole che obbligheranno i produttori di integratori ad aggiungere avvertenze chiare sugli effetti di interazione con i farmaci. Sono in corso due studi clinici (NCT04873325 e NCT04659262) per misurare esattamente quanto la quercetina altera i livelli di farmaci comuni. Questi studi potrebbero portare a linee guida precise: “Non assumere quercetina con X farmaco”, o “Puoi prenderla, ma solo se la dose è inferiore a Y mg e separata di Z ore”.

Per ora, la regola più semplice è questa: se prendi farmaci regolarmente, la quercetina in pillole non è un’opzione sicura. I benefici non valgono il rischio. E se vuoi un antiossidante naturale, mangia un’altra mela. È più sicuro, più economico, e non ti fa finire in ospedale.

La quercetina nei cibi è sicura se prendo farmaci?

Sì, la quercetina presente negli alimenti come cipolle, mele, cavoli e tè verde è sicura anche se prendi farmaci. Questa forma è legata a zuccheri (glicosidi) e viene metabolizzata in modo diverso dal corpo, riducendo drasticamente la sua capacità di inibire gli enzimi. Solo gli integratori di quercetina pura (aglicona), spesso in dosi superiori a 500 mg, rappresentano un rischio reale per le interazioni.

Quanto tempo dura l’effetto inibitorio della quercetina?

L’inibizione degli enzimi CYP può durare da 24 a 72 ore dopo l’assunzione di quercetina, a seconda della dose e della frequenza. Anche se prendi la quercetina una volta al giorno, gli enzimi non tornano immediatamente alla normalità. Per questo, semplicemente separare l’integratore dal farmaco di poche ore non basta sempre: la migliore strategia è evitare del tutto la quercetina se sei su farmaci a indice terapeutico ristretto.

La quercetina può ridurre l’efficacia dei farmaci?

No, la quercetina non riduce l’efficacia dei farmaci. Al contrario, ne aumenta i livelli nel sangue, rendendoli più potenti e potenzialmente tossici. Non si tratta di una riduzione di efficacia, ma di un accumulo pericoloso. Questo è un errore comune: molti pensano che gli integratori “deboliscano” i farmaci, ma con la quercetina è esattamente l’opposto.

Esistono integratori di quercetina “sicuri” per chi prende farmaci?

No, non esistono integratori di quercetina “sicuri” se prendi farmaci metabolizzati da CYP3A4, CYP2D6 o CYP2C19. Anche dosi basse (250 mg) possono causare interazioni in persone anziane o con funzione epatica ridotta. L’unica opzione sicura è evitare completamente gli integratori di quercetina. Se vuoi un antinfiammatorio naturale, prova l’olio di pesce o il curcuma con pepe nero - hanno un profilo di interazione molto più basso.

Cosa devo fare se ho già assunto quercetina con un farmaco?

Se hai assunto quercetina insieme a un farmaco e non hai sintomi, smetti subito l’integratore e parla con il tuo farmacista. Se hai sintomi come sanguinamenti, vertigini, debolezza, dolore muscolare o urina scura, vai in pronto soccorso. Non aspettare che i sintomi peggiorino. Le interazioni possono essere silenziose ma pericolose. Porta con te la lista dei farmaci e dell’integratore che hai assunto.

12 Commenti

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    Valentina Apostoli

    novembre 5, 2025 AT 08:23

    Ma dai, ancora con gli integratori? Se vuoi antiossidanti mangia una mela, non ti serve una pillola che ti fa finire in ospedale. Siamo proprio diventati dei laboratori ambulanti.

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    Adriano Piccioni

    novembre 5, 2025 AT 15:24

    Io la prendo da due anni, 500 mg al giorno, e niente problemi. Il mio medico mi ha detto che se non prendo farmaci a indice ristretto è tutto ok. E poi, guarda che la quercetina è pure nei cibi, no? Perché dobbiamo fare come se fosse veleno? Io ho l’ipertensione e mi sento meglio, le gambe non mi fanno più male. Non si può generalizzare così, è una follia. E poi, chi ha detto che tutto ciò che è naturale è sicuro? Anche l’aglio può far saltare l’INR, ma nessuno lo vieta. C’è un’ipocrisia enorme qui.

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    Andrea Radi

    novembre 5, 2025 AT 18:33

    Questa è l’Italia che merita: gente che si avvelena con le pillole e poi si lamenta perché il sistema sanitario è in crisi. La quercetina? Ma chi te l’ha consigliato, un influencer su Instagram? Noi una volta ci curavamo con le erbe del nonno, non con la chimica da supermercato. E ora ci ritroviamo con anziani che prendono 12 farmaci e una bustina di polvere magica che “potenzia l’immunità”. Ma vi rendete conto di cosa state facendo? Siamo un paese di incoscienti.

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    giuseppe Berardinetti

    novembre 6, 2025 AT 20:09

    Ma se la quercetina inibisce gli enzimi, allora perché non si usa per far durare di più i farmaci? Tipo, se mi prendo la quercetina col warfarin, non posso prendere meno pillola? Sarebbe un risparmio. E poi, chi dice che più farmaco nel sangue è sempre male? Forse serve di più. Forse i dottori sotto-dosano. Forse è tutto un complotto delle case farmaceutiche per vendere più pillole.

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    Michele Lanzetta

    novembre 6, 2025 AT 22:59

    C’è una bellezza profonda nel modo in cui la natura e la farmacologia si intrecciano, eppure noi la riduciamo a un conflitto binario: sicuro o pericoloso. La quercetina non è il male, né l’eroe. È un composto chimico, come tanti altri. Il problema è la nostra ignoranza, non la molecola. Non possiamo più vivere nell’epoca della paura del “naturale” e della fede cieca nel “farmaco”. Serve cultura, non allarmismo. E serve rispetto per la complessità biologica. Mangiare una mela è un atto di saggezza, ma non per il suo contenuto di quercetina: per il contesto in cui lo mangi. La pillola, invece, è un atto di controllo. E il controllo, spesso, nasconde paura.

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    Marco De Rossi

    novembre 8, 2025 AT 21:36

    Ma chi ha scritto questo articolo? Un farmacista in pensione o un agente della FDA che odia gli italiani? Perché non dicono la stessa cosa del resveratrolo? O del curcuma? O del tè verde? Perché solo la quercetina è la peste? Perché è italiana? Perché è economica? Perché non la fanno le multinazionali? Io non ci credo. È un’operazione per spaventare la gente e farla comprare farmaci più costosi. E poi, 147 casi segnalati? Su 20 milioni di italiani che ne prendono uno? È un numero ridicolo. Siamo in un paese di paranoici.

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    Antonio Salvatore Contu

    novembre 9, 2025 AT 19:13

    Lo so che è un articolo ben fatto, ma non cambia il fatto che la maggior parte delle persone non legge le avvertenze. E se leggono, non capiscono. E se capiscono, non ci credono. E se ci credono, non lo dicono al medico. Quindi tutto questo è un esercizio di retorica. La realtà è che la gente prende integratori come caramelle, e i medici non hanno tempo per spiegare. E i farmacisti? Sono troppo occupati a vendere integratori. Quindi sì, la quercetina è pericolosa. Ma il vero problema è il sistema. Non la molecola. Il sistema è malato. E noi siamo solo i pazienti che non vogliono sentire la diagnosi.

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    Pedro Domenico

    novembre 11, 2025 AT 02:37

    Ascoltate, io ho 72 anni, prendo 5 farmaci e ho iniziato la quercetina perché mi hanno detto che mi avrebbe fatto bene al cuore. E vi dico una cosa: mi sento più energico, dormo meglio, e non ho avuto un solo effetto collaterale. Non sono un medico, ma sono un uomo che vive la sua vita. Se avete paura, non prendetela. Ma non condannate chi ha scelto di provare. La scienza non è un dogma, è un percorso. E io ho scelto di camminare. Se qualcuno vuole dirmi che ho sbagliato, lo faccia con rispetto. Non con paura. La vita è troppo breve per vivere nell’angoscia.

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    Alexandra D'Elia

    novembre 12, 2025 AT 19:20

    Se prendi farmaci, parla con il farmacista. Punto. Non devi essere un esperto, non devi leggere studi su Nutrients. Basta chiedere. E se ti dicono “non fare caso”, cambia farmacista. Io ho una nonna che prende warfarin e ha smesso la quercetina dopo un controllo INR alto. Non è un dramma, è un gesto d’amore per te stesso. Non è debolezza, è intelligenza. E se vuoi un antiossidante? Mangia frutta. È più buono, più economico e ti fa sentire vivo. Non devi combattere con il tuo corpo. Devi solo ascoltarlo.

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    Anna Stoefen

    novembre 13, 2025 AT 06:21

    La quercetina nei cibi è sicura. Gli integratori no. Il resto è rumore. Basta.

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    Sable Martino

    novembre 14, 2025 AT 20:02

    Io la prendo con l’atorvastatina. Nessun problema. Se funziona, non è un problema. Se non funziona, cambia. Semplice.

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    Eleonora Dominijanni Violoncello

    novembre 16, 2025 AT 10:20

    Io ho un’amica che ha avuto un’emorragia dopo aver preso quercetina con rivaroxaban. Non l’ha detto a nessuno per giorni. È finita in ospedale. Il medico le ha chiesto: “Ha preso qualcosa di nuovo?”. Lei ha risposto: “Una pillola verde”. Non sapeva nemmeno cosa fosse. Ecco, questo è il problema. Non è la quercetina. È il fatto che nessuno sa cosa sta prendendo. E nessuno chiede. E nessuno ascolta. Siamo tutti un po’ colpevoli.

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