
Zerit (Stavudina) vs. le alternative antiretrovirali: confronto completo
Confronto tra Zerit (Stavudina) e Alternative Antiretrovirali
Questo strumento ti permette di confrontare le principali caratteristiche della stavudina (Zerit) con altre opzioni antiretrovirali comuni. Seleziona le opzioni che desideri confrontare per ottenere informazioni dettagliate.
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Se sei stato messo in terapia con Zerit e ti chiedi se esistano opzioni più tollerabili o più efficaci, sei nel posto giusto. Analizziamo la stavudina, i suoi punti di forza e i suoi limiti, e la confrontiamo con le alternative più usate nel trattamento dell'HIV oggi.
Che cos'è Zerit (Stavudina)?
Zerit è il nome commerciale della Stavudina, un inibitore nucleosidico della trascrittasi inversa (NRTI) usato nei regimi anti-HIV. È stato introdotto negli anni ’90 come parte della terapia combinata, ma con il tempo sono emerse preoccupazioni sulla tossicità a lungo termine.
- Meccanismo: imita la timidina e, una volta fosforilata, interrompe la sintesi del DNA virale.
- Dosaggio tipico: 30mg due volte al giorno per adulti.
- Efficacia: riduzione significativa della carica virale nei primi mesi di trattamento.
- Tossicità più segnalata: neuropatia periferica, lipodistrofia e alterazioni metaboliche.
Le alternative più comuni
Negli ultimi dieci anni, le linee guida hanno spostato l'attenzione verso NRTI con profilo di sicurezza migliore. Ecco le opzioni più considerate:
Tenofovir disoproxil fumarato (TDF) è un NRTI ad ampio spettro, spesso combinato con Emtricitabina o Lamivudina. Ha una più alta barriera alla resistenza rispetto alla stavudina.
Lamivudina è uno dei NRTI più utilizzati per la sua buona tollerabilità e il basso costo.
Zidovudina è stato il primo NRTI sviluppato; oggi è riservato a casi specifici a causa della maggiore incidenza di anemia e miopatia.
Efavirenz è un inibitore non nucleosidico (NNRTI) spesso abbinato a due NRTI; causa disturbi neuropsichiatrici ma non neuropatia periferica.
Emtricitabina è simile alla lamivudina ma con una vita più lunga, spesso usata in combinazioni fisse come Truvada.

Tabella comparativa delle principali caratteristiche
Farmaco | Classe | Efficacia (riduzione VL) | Tossicità più comune | Barriera alla resistenza | Dosaggio | Costo medio (€/anno) |
---|---|---|---|---|---|---|
Stavudina | NRTI | ≈1,0log entro 12 settimane | Neuropatia periferica, lipodistrofia | Bassa | 30mg 2×/g | ≈150 |
Tenofovir | NRTI | ≈1,2log entro 12 settimane | Insufficienza renale, perdita di densità ossea | Alta | 300mg 1×/g | ≈300 |
Lamivudina | NRTI | ≈0,9log entro 12 settimane | Leggera nausea, pochi effetti collaterali | Media | 150mg 2×/g | ≈120 |
Zidovudina | NRTI | ≈1,0log entro 12 settimane | Anemia, miopatia | Media | 300mg 2×/g | ≈200 |
Efavirenz | NNRTI | ≈1,3log entro 12 settimane | Disturbi del sonno, vivid nightmares | Media‑Alta | 600mg 1×/g | ≈250 |
Quando preferire un'alternativa alla stavudina
Le linee guida WHO e IAS-USA suggeriscono di riservare la stavudina ai pazienti in cui altri NRTI non sono disponibili o sono controindicati. Ecco i casi più frequenti in cui è consigliabile passare a un'alternativa:
- Neuropatia periferica già presente: il rischio aumenta con la stavudina; Tenofovir o Lamivudina sono opzioni più sicure.
- Problemi metabolici o lipodistrofici: la stavudina è nota per aggravare la redistribuzione del grasso.
- Insufficienza renale moderata: Tenofovir deve essere usato con cautela, ma le formulazioni prodrug come Tenofovir alafenamide (TAF) offrono minor tossicità renale rispetto a TDF.
- Pazienti in gravidanza: la lamivudina è raccomandata per la sua sicurezza per madre e feto.

Come passare da Zerit a un'altra terapia antiretrovirale
Il cambio deve avvenire sotto stretto controllo medico. Ecco i passaggi tipici:
- Valutazione clinica completa: storia di effetti collaterali, carichi virali attuali, e test di resistenza.
- Scelta della nuova combinazione basata su:
- tollerabilità
- presenza di mutazioni resistenti
- condizioni comorbide (es. insufficienza renale)
- Calcolo di un “wash‑out” minimo: di solito non è necessario sospendere la stavudina prima di introdurre il nuovo NRTI, ma alcuni protocolli raccomandano una sovrapposizione di 48ore.
- Monitoraggio a 4 e 12 settimane: verifica della carica virale, analisi ematiche (emocromo, creatinina, elettroliti) e valutazione di sintomi neurologici.
- Aggiustamento della terapia in base ai risultati: se la risposta è subottimale, considerare un reggimento a tre classi (NRTI+NNRTI+PI).
Ricorda che HIV è un virus capace di mutare velocemente; mantenere la soppressione virale è la parte più importante di ogni decisione terapeutica.
Riepilogo rapido
- La stavudina è efficace ma ha una tossicità periferica significativa.
- Tenofovir e lamivudina offrono un profilo di sicurezza migliore con efficacia comparabile.
- Scelta dell’alternativa dipende da neuropatia, stato renale, gravidanza e costi.
- Il passaggio deve includere valutazione di resistenza, monitoraggio regolare e, se necessario, aggiustamenti di dosaggio.
- Consultare sempre il proprio medico o infettivologo prima di modificare il regime.
Domande frequenti
Perché la stavudina causa neuropatia periferica?
La stavudina, una volta incorporata nel DNA cellulare, interferisce con la sintesi di importanti fosfolipidi nervosi, portando a danni ai nervi periferici, soprattutto in pazienti con diabete o consumo di alcol.
È possibile usare Tenofovir in pazienti con lieve insufficienza renale?
Sì, ma con dose ridotta e monitoraggio della creatinina ogni 3‑4 settimane. L’alternativa Tenofovir alafenamide (TAF) è preferibile perché ha minore impatto sui reni.
Qual è il vantaggio della lamivudina rispetto alla zidovudina?
Lamivudina è meno emetica, più tolerata gastrointestinalmente e ha un costo inferiore. Inoltre, la resistenza incrociata con la zidovudina è limitata.
Posso combinare Efavirenz con Tenofovir e Lamivudina?
Sì, quella è una delle combinazioni più usate (trisettoria) e risulta efficace in oltre il 90% dei pazienti se aderente alla terapia.
Quanto tempo ci vuole a vedere una riduzione significativa della carica virale dopo il cambio?
In genere entro 4‑8 settimane si osserva una diminuzione di almeno 1log; il picco di soppressione è spesso raggiunto entro 12 settimane.
Mirko Vukovic
Lavoro nel campo farmaceutico da oltre dieci anni, specializzandomi nello sviluppo e nella ricerca di nuovi medicinali. Sono appassionato di divulgazione scientifica e mi piace scrivere articoli per aiutare le persone a capire meglio il funzionamento dei farmaci. Collaboro con alcune riviste di settore e partecipo regolarmente a eventi di formazione sanitaria. Credo molto nell'importanza dell'informazione corretta in ambito medico.
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