Candida invasiva: cosa è e perché preoccuparsene

La Candida è un fungo che vive sulla nostra pelle e nelle mucose senza farci problemi. Quando però riesce a entrare nel sangue o in organi profondi, parliamo di Candida invasiva. È una condizione seria, ma con le giuste informazioni è possibile riconoscerla in tempo e affrontarla.

Di solito la Candida colpisce persone con un sistema immunitario indebolito: chi ha il diabete, segue chemioterapia, prende steroidi a lungo termine o ha cateteri permanenti. Anche i pazienti in terapia intensiva sono più vulnerabili. Se ti trovi in una di queste situazioni, è bene tenere d'occhio i segnali che il corpo ti manda.

Segni e sintomi da tenere d’occhio

La Candida invasiva non si presenta con un unico sintomo. I segnali più comuni includono febbre alta che non scende con gli antibiotici, brividi, sudorazione notturna e debolezza generale. Alcuni pazienti avvertono dolore addominale, nausea o vomito, mentre altri possono sviluppare rash cutanei rosati o lesioni sulle gengive.

Se la candida raggiunge organi come cuore, reni o cervello, i sintomi diventano più specifici: difficoltà respiratorie, confusione, dolore al petto o difficoltà a urinare. Questi sono segnali di allarme: chi li avverte dovrebbe contattare subito il medico.

Come si tratta e si previene

La diagnosi parte da esami del sangue (cultura, antigeni) e, se necessario, da imaging (TC, ecografia) per individuare la diffusione. Una volta confermata l’infezione, il trattamento prevede antifungini potenti come fluconazolo, voriconazolo o echinocandine, somministrati per via endovenosa nei casi più gravi.

La durata della terapia varia: può andare da due settimane a diversi mesi, a seconda della gravità e della risposta al farmaco. È fondamentale completare il ciclo prescritto, anche se i sintomi migliorano, per evitare recidive.

Per prevenire la Candida invasiva, mantieni sotto controllo le patologie croniche (diabete, HIV), segui le indicazioni del medico per l’uso di steroidi e cateteri, e pratica una buona igiene delle mani. In ospedale, chiedi al personale se le linee venose sono gestite con protocolli sterili.

Se sei a rischio, chiedi al medico di fare controlli regolari e di valutare eventuali segni precoci. Un intervento tempestivo può fare la differenza tra una cura rapida e complicazioni più serie.

Ricorda: la Candida invasiva è una sfida, ma con la giusta informazione, diagnosi rapida e terapia appropriata è possibile superarla senza danni permanenti.

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